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Hellissandur: una capitale islandese

Welcome to the Street Art Capital of Iceland” questa è la prima scritta che noterete dipinta su un piccolo muro passando per Hellissandur, una minuscola cittadina ai piedi dell’impressionante Snæfellsjökull sull’iconica penisola islandese.

Hellissandur street art

Helissandur non è esattamente la capitale che ti aspetti, è un paesino abbastanza isolato e fuori dal mondo che, citando wikipedia conta poco più di 400 abitanti.

Sapere che ospita la più alta struttura (ebbene si) dell’europa occidentale: un’antenna di 412 metri, accontenterà i moltissimi appassionati di statistiche e telecomunicazioni che ci leggono.

Per tutti gli altri invece, Helissandur, oltre che essere una delle principali basi per scoprire la magnifica area dello Snæfellsjökull, è pure molto attiva dal punto di vista artistico.

Hellissandur street art

In tema Street Art, partiamo dal the Freezer, un ex stabilimento di lavorazione ittica riconvertito in un ostello e centro culturale. Questo luogo promuove moltissime attività sociali, teatrali e musicali.

L’idea originale del fondatore del the Freezer di trasformare la piccolissima cittadina in una tela a cielo aperto nasce nel 2018. Oggi Hellissandur conta più di 30 opere di artisti internazionali rendendolo di fatto il centro col maggior numero di murales della nazione. La capitale.

Il paesino si gira in poco tempo a piedi, vedete sotto la mappa per farvi un’idea. La vera bellezza qui sta nello scoprire la sua storia nei volti sorridenti dei proprietari dell’affascinante localino all’ingresso del paese (Gilbakki Kaffihús).

Viva Hellissandur!

Hai già letto il nostro articolo su come organizzare un viaggio in Islanda in Estate?

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Organizzare un Viaggio in Islanda (estate)

Organizzare un viaggio in Islanda in estate, ecco le prime cose a cui pensare per pianificare un tour di base

L’Islanda è una terra semplicemente magnifica, ma vi posso garantire che nulla di scritto o fotografato può rendere giustizia alla bellezza naturalistica e culturale di questo paese.

La natura alla sua massima espressione

…questo penserete lasciando il paese quando, guardando fuori dal finestrino dell’aereo, rimarrete abbagliati dall’immenso Vatnajokull, la quarta massa di ghiaccio al mondo per estensione.

L’Islanda non è terra di mezze misure, è per questo detta la terra del fuoco e del ghiaccio. Nell’organizzare questo viaggio servirà allo stesso modo avere le idee ben chiare e non lasciare nulla al caso.

Le Basi per un viaggio in Islanda

Prima di cominciare a leggere questo lungo post partiamo dalle basi:

  • Viaggiare in Islanda NON è economico, ci sono dozzine di post che dicono come risparmiare ma proporzionalmente si spende comunque tanto. In tempi pre-covid alcune strutture andavano prenotate con 8-9 MESI di anticipo ed era molto probabile affittare un garage riconvertito in appartamento su airbnb alla onestissima cifra di 200€ a notte. Vedete il paragrafo sotto per i dettagli.
  • Viaggiare in Islanda NON è per tutti, in alcune zone remote per definizione, vi servirà un po’ di spirito di adattamento sul pernottamento e sui pasti. Inutile poi sottolineare che in Islanda c’è da camminare su sentieri anche impervi con un meteo sempre imprevedibile. La tematica del meteo non va assolutamente trascurata, ve la faccio breve, se c’è il sole ok ma se beccate 3-4gg di pioggia filati (probabilissimo anche in agosto) vi assicuro che un meteo come quello islandese può portarvi all’esasperazione. Tenete spesso monitorato il sito ufficiale per le eventuali segnazioni e le previsioni. in caso di allerta superiore alla gialla non mettetevi in macchina. una allerta rossa in Islanda implica di stare fermi dove si è in un posto sicuro, non è da considerarsi come la nostra in Italia.
  • Viaggiare in Islanda NON è facile, anche in estate ci sono una serie di imprevisti che vanno calcolati nella pianificazione dell’itinerario. Definire dove andare e dove fermarsi è forse la cosa più difficile. Inoltre le condizioni climatiche sono una enorme incognita quotidiana. A tal proposito fate riferimento al nostro post sulla Valigia per un Viaggio in Islanda in estate per maggiori info su come vestirsi.

Detto ciò, alla luce di quanto abbiamo visto, credo sia indiscutibilmente uno dei luoghi più belli (e fragili) del mondo.

Scegliere il volo per un viaggio in Islanda

L‘unico aeroporto internazionale islandese si chiama Keflavik “KEF” e si trova sulla desolata e lunare penisola di Reykjanes a circa 45min dalla capitale Reykjavik. L’aeroporto è ben collegato con la città con autobus di linea.

Partendo dall’Italia, diciamo che non è esattamente la tratta più low cost d’Europa continentale, anzi, direi che è sicuramente tra le più costose.

Gli scali più gettonati sono Londra, Amsterdam o Copenaghen ma da qualche anno Wizz Air opera l’unico diretto da Milano. In generale dovrete mettere a budget almeno 400€ a testa per il volo andata/ritorno.

Dimensionare il Viaggio

Veniamo ora al tour, mi preme di nuovo ribadire che quanto andrò ad illustrare è un tour base dell’isola. Questo significa che andremo a toccare i punti più famosi e importanti senza esagerare con gli spostamenti.

Per esser chiaro sul dimensionamento del viaggio vi ho preparato questa chiarissima e dettagliatissima immagine per aiutarvi a scomporre il vostro percorso in maniera equilibrata. Non fate che vedete tutto di corsa nella zona sud per poi star giorni senza far niente tra Akureyri e Borgarnes. Quella marcata in nero è la ring road principale, le righe in rosso sono opzionali; come vedete,servono almeno 9-10gg per fare una roba sensata e girare tutto il ring.

iceland tour islanda

Trovate un sacco di tour di una settimana per completare la ring road ma io vi sconsiglio di programmare cosi pochi giorni. Vi toccherebbe vedere molto di corsa la zona sud col risultato di avere già rimpianti nei primi giorni di viaggio.

Se state andando in Islanda per la prima volta il mio consiglio è quello di non strafare, il rischio in una terra cosi ricca ed emozionante è quello di aver veramente troppe cose da vedere. Come scrivevo nel mio articolo relativo al Giappone (leggete qui) io cercherei di bilanciare al meglio le attività ottimizzandole cercando di non annoiarsi mai ma allo stesso tempo godere delle bellezze naturalistiche senza l’obbligo di dover “timbrare” cartellini virtuali.

Come fare? vediamo…

Fate riferimento sempre alla cartina sopra per orientarvi, idealmente il giro base che trovate ovunque corrisponde ad un tour in auto in senso antiorario della ring road (quella in nero). A tal proposito, la guida di automezzi in questa terra merita un approfondimento che per vostra fortuna trovate già su questo sito, pazzesco eh?

Leggi anche: Guidare in Islanda – Tutto quello che devi sapere

Poi io ve lo dico, Non è che se fate il giro in senso orario fa schifo, anzi, analizzandolo bene col senno di poi, il giro che parte da Reykjavík e va verso nord è un vero “crescendo” di spettacolarità ma ve ne parlerò meglio quando riuscirò a farlo. Non siam qua a fare i teorici.

Bilanciare le giornate

Riservate almeno 2 giornate intere da dedicare esclusivamente a 2 escursioni che andrete a scegliere con chirurgica precisione tarandole sulla base della vostra prestanza fisica, troverete trekking per tutti i gusti. Dedicare questo tempo alle camminate è dal mio punto di vista fondamentale per un viaggio di questo tipo.

Per gli altri giorni io consiglio di non inserire mai più di 3 attività in un giorno, se avete già letto qualcosa dell’Islanda sapete che, ad esempio, ci sono almeno 10000 (diecimila) cascate, non è che le dovete vedere tutte.

A breve su questo sito: Le migliori cascate in Islanda con percorsi annessi

Tenetevi poi alcune mezze giornate per esperienze specifiche come quelle che andremo sotto ad elencare.

Cosa vedere in Islanda

Titolo molto complesso che richiede una premessa, io penso sia meglio vedere poche cose ma godersele, non tutti possono condividere il mio spirito ma tendenzialmente quel che trovate qui ruota attorno a questa considerazione: non limitatevi a scendere dall’auto scattare una foto e andarvene, esplorate!

La magnifica Skogafoss e una minuscola Dora

Partiamo quindi da un esempio semplice: le cascate. Ci sono alcuni luoghi che non si possono perdere anche se troverete molta gente a farvi compagnia. Godafoss, Skogafoss, Gullfoss e Dettifoss (forse avete pure intuito che “foss” significa cascata, perspicaci!) sono imperdibili per le loro proporzioni e la loro importanza storica, paesaggistica e naturalistica. I più pignoli di voi già staranno già dicendo:

“eh ma c’è anche quella… eh ma c’è anche questa… non si può non nominarle”

Ok, sono d’accordo ma il punto non è mettere una “x” su un elenco, e ricordatevelo perchè ne avreste centinaia di “x” da mettere e in pochi giorni non si può fare tutto.

Io vi suggerisco di scegliere pochi luoghi iconici e poi utilizzarli come base per scoprire i bellissimi percorsi che li circondano.

Esempio paratico: Avendo nominato Skogafoss non posso che partire dalla bellissima area di Fimmvorduhals che parte dalla cascata e va verso l’entroterra, a questo indirizzo trovate l’itinerario che è segnato come difficile perché è lunghissimo. Se come noi siete dei principianti limitatevi a fare i primi km risalendo il fiume che genera Skogafoss, troverete una zona fantastica situata fra i ghiacciai Eyjafjallajökull** e Mýrdalsjökull ricca di panorami mozzafiato e cascatelle, ideale per contemplare l’immensità e la bellezza della natura islandese. Se a questa giornata aggiungete Seljalandsfoss che è poco distante avete già chiuso la giornata.

Lo stesso discorso si può ovviamente applicare a gran parte dei punti di interesse,

**Forse avete già sentito parlare del Eyjafjöll, è il vulcano che sta sotto l’omonimo ghiacciaio Eyjafjallajökull e che nel 2010 ha paralizzato l’intera Europa con la sua eruzione.

Se poi volete esser pratici e vi state chiedendo quali siano questi luoghi “iconici” imperdibili allora ecco un breve elenco:

  • Cascate: Godafoss, Skogafoss+Seljalandsfoss, Gullfoss e Dettifoss
  • Luoghi Importanti: Thingvellir, Geysir, Hverir  

*Suggerisco queste esperienze perché offrono la possibilità di capire in prima persona i terribili problemi e tristi impatti dei cambiamenti climatici sulla nostra terra.

L’Islanda ha subito enormi impatti negativi per via del turismo negli ultimi anni, nel pianificare il vostro viaggio selezionate esperienze che vi permettano di entrare in contatto con la popolazione, con la loro cultura e con i loro problemi, non è facile ma bisogna provarci almeno un po’.

Collegamento Esterno – Leggi anche: Turismo Sostenibile in Islanda

La selezione dei luoghi e delle attività è difficile ma doverosa. Date uno sguardo al sito ufficiale del turismo islandese o su quello delle esperienze e navigate un po’ per farvi un’idea. Molto interessante anche l’aggregatore di prenotazioni attività Arctic Adventure.

Altre Attività da valutare:
– Escursione sul ghiacciaio di Sòlheimajokull
– Tour giornaliero in 4×4 nel Landmannalaugar

– Tour in 4×4 tra i crateri del vulcano Laki
– Tour in aereo da Skaftell Terminal
– Ice Cave nel ghiacciaio di Langjokull
– Snorkeling o diving nella Silfra Fissure
– Escursione a cavallo

Dove soggiornare in Islanda

Dagli hotel di lusso ormai presenti su tutta la ring road ai campeggi, la scelta è vastissima. Il problema principale è che in alta stagione l’Islanda è costosissima, mediamente dovrete considerare almeno 100€ a notte per un pernottamento in struttura. In alcuni casi la “struttura” è una casetta di legno tipo Cottage di minuscole dimensioni.

“Strutture” – Photo by Ben Eaton on Unsplash

Il vero risparmio sul pernottamento si avrebbe soggiornando sulla propria vettura (camper van o tende sopra il tettuccio dell’auto) oppure in un campeggio. Questo dipende dalla vostra volontà e dal tipo di viaggio che volete impostare. Nel fare la vostra scelta, tra le tante cose vi ricordo che in Islanda, anche in Agosto, c’è freddo.

Non credo si possa stilare una serie di pro e contro di un viaggio in camper van (molto popolari sull’isola) o in struttura, ognuna delle due soluzioni offre comodità e vantaggi. Diciamo che dipende unicamente da voi.

Noi preferiamo sacrificare un po’ la flessibilità del potersi fermare potenzialmente ovunque alla comodità di avere una struttura in cui fermarsi e riposare bene. Questo fa parte del nostro modo di viaggiare.

Seguendo il mio ragionamento il nostro primo consiglio è quindi quello di prenotare in appartamento/cottage in modo da poter avere flessibilità con gli orari e potersi preparare un pasto comprato al supermercato, il motivo lo trovate scritto nel prossimo paragrafo. Se potete prenotate direttamente dalle pagine dei gestori.

Potreste poi riservare un paio di notti in hotel della catena “Fosshotel” che sono molto costosi ma di discreto livello e con un grandissimo occhio alla sostenibilità. Noi abbiamo soggiornato in quello sul lago Myvatn, bellissimo. Se siete in una zona remota ricordatevi di prenotare anche la cena nell’hotel in anticipo, i ristoranti non sono cosi comuni in alcune zone fuori dalla capitale tipo questa:

Fosshotel Glacier Lagoon - KLH Massivholz GmbH
FossHotel Glacier Lagoon

Dove Mangiare in Islanda

Se pensate di pernottare in struttura scegliere un alloggio dotato di cucina ha molti vantaggi tra cui quello di risparmiare sul cibo.

I ristoranti sono veramente rari fuori dall’area della capitale e costosissimi, come un po’ in tutto il nord Europa, spendere 100€ a coppia se non vi accontentate di zuppe è il minimo sindacale.

I mio consiglio è quindi quello di individuare 2-3 eccezioni meritevoli e per il resto organizzarsi per mangiare in appartamento.
In Islanda ci sono tantissimi supermercati (i più famosi sono “Bonus” o “Netto”) anche se non è semplicissimo trovare cose da abbinare e mettere in tavola.
Abbiamo quasi sempre cenato nei nostri alloggi, mentre a pranzo acquistavamo dei panini già pronti nei supermarket oppure nei distributori (tipo gli N1) che sono sempre molto forniti di hot-dog.

Benzina e HotDog

Consiglio bonus: se avete prenotato in molti appartamenti portatevi un kit di emergenza per le cene e colazioni composto da risi pronti, noodles, biscotti, caffè solubile. Questo vi aiuterà in caso vi troviate in zone molto remote e dopo una intensa camminata arriverete in appartamento stravolti senza un supermercato nel raggio di 20km. Per info più dettagliate leggete il posto su come preparare la valigia.

Qualche trekking Suggerito?

Trekking area suggerita – Parco nazionale del Vatnajokull

Parliamo della zona dei sentieri “magici” per definizione, il parco del Vatnajokull. Diviso in aree geografiche l’enorme parco naturale offre centinaia di cartine aggiornatissime con percorsi sicuri e ben spiegati, questa cosa è fondamentale, non state andando a fare una passeggiata domenicale sugli appennini. Non dovrete essere creativi ma rispettare le regole, non si esce dai percorsi tracciati e questo vale anche mentre guidate sulle strade sterrate. Il sito del parco riporta anche in maniera impeccabile e precisa tutti gli avvisi su criticità che potreste trovare lungo i percorsi, vi assicuro che non sono un semplice contorno.

Svartifoss sul sentiero per la vista panoramica Sjonarnipa sul Skaftafelljokull

Trekking Area Suggerita – Thingvellir

Il parco nazionale di Thingvellir è molto esteso ed è ricco di punti di interesse. E’ un punto storicamente importantissimo in quanto la traduzione letterale del nome è una cosa tipo “pianura del parlamento”, questo perchè nell’anno 930 venne qui fondato l’Althing, forse il primo parlamento del mondo. I dislivelli qui sono molto limitati questo lo rende il posto perfetto per un trekking semplice da fare con tutta la famiglia tra natura e storia.

Photo by Mark Male on Unsplash

Quanto costa il Viaggio?

Per 14 giorni in Islanda ad Agosto 2020 in piena pandemia noi abbiamo speso cosi:

Come vedete, le tematiche che pesano sul bilancio sono:

  • Noleggio dell’auto: con assicurazione totale il conto è stato di oltre 1600€
  • Soggiorno: indipendentemente dal tipo di struttura (non siamo andati in campeggio) in estate è difficile spendere meno di 150€ a notte per una doppia.

Si ma… l’itinerario?

Questo è stato il nostro itinerario estivo, ho segnato i principali punti di interesse e dove abbiamo soggiornato (casette arancioni) per darvi un’idea di come si potrebbe scomporre il viaggio:

Mettete i vostri punti di interesse su una mappa(va bene anche aggiungere ai “preferiti” su google maps, la strada da seguire per un tour base è una sola, l’unica variabile in Islanda è rappresentata dal tempo di permanenza nelle varie zone.

Se vi riguardate la mappa in alto nel paragrafo sul dimensionamento del viaggio noterete che vi suggerisco di prenderla “soft” e forse è questa la cosa più importante in Islanda, non star li a guardare l’orologio continuamente ed esser tranquilli che anche in caso di probabile brutto tempo, ok, ci potrebbe essere potenzialmente una seconda chance per un luogo. Questo è importante per le persone che non pensano come il sottoscritto di tornare in Islanda decine di volte nei prossimi anni.

La strada da fare in auto sarà molta (considerate almeno un giorno perso in trasferimenti) è importante ammortizzare questo tempo per non stancarsi troppo e a maggior ragione vi invito a scegliere con cura le attività dedicandoci semplicemente il tempo necessario a viverne la magia.

Se avete qualche richiesta particolare scrivete sotto nei commenti o sulle nostre pagine social, ci piace condividere le informazioni.

Buon Viaggio!

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Guidare in Islanda – Tutto quello che c’è da sapere

Se siete in cerca di informazioni su quali possono essere le problematiche e le incognite di un viaggio on the road in auto in Islanda, in questo articolo andremo a elencare tutte le cose da sapere prima di guidare in una terra magnifica ma ricca di insidie. Dopo aver prenotato l’aereo e aver definito un bel tour di base (troverete articoli dedicati prossimamente su questo blog) non resta che passare alle sistemazioni e alla spinosa questione “mobilità”.

E’ importante chiarire fin dall’inizio che i seguenti consigli si riferiscono ad un viaggio estivo in Islanda. Le condizioni meteo invernali sulle strade sono veramente estreme e vi consiglio di informarvi bene prima di partire.

In questo articolo partiremo dalle basi, quindi se siete qui per consigli pratici su f-road e percorsi particolari saltate all’articolo dedicato, se invece vi piace leggere perché sono simpatico allora eccoci:

Islanda, guida sulla corsia di destra, come da noi, cartelli stradali identici con alcune varianti tipiche delle zone montane (facilmente intuibili), i cartelli che regolano l’accesso alle f-road invece sono tutti in doppia lingua.

La prima cosa a cui è necessario prestare attenzione sono i limiti di velocità, sono da rispettare rigorosamente in quanto la polizia islandese è molto zelante da questo punto di vista, giustamente. Non ci sono molti autovelox fissi ma ci sono molti controlli, le multe per eccesso di velocità possono raggiungere migliaia di euro, fate attenzione.

C’è poi una dinamica di guida che è diversa dalla mobilità italiana ed è la gestione delle precedenze nelle rotonde a 2 corsie, chiunque voglia uscire (anche nelle corsie più interne alla rotatoria) ha la precedenza. Se siete nella corsia esterna e volete proseguire senza uscire dovrete fare molta attenzione a chi vorrà tagliarvi la strada per uscire.

Le strade

Photo by Andrew Ly on Unsplash

Abbiamo appena cominciato e avete già letto “f-road” due volte, non è tanto per il posizionamento sui motori di ricerca, quanto per introdurvi un argomento molto delicato ossia quello del “fin dove posso andare con la mia macchina?!”.

Questo è un tema importante perché ci sono almeno 3 livelli di strade ufficialmente riconosciute e regolate:

  • Paved
  • Unpaved o Gravel Road
  • F-Road

È fondamentale capire la differenza prima di guidare in Islanda ma non dovrete faticare molto per capire come sarà composto il vostro tour; il potente sito ufficiale delle strade islandesi e il relativo sito per la sicurezza sono pressoché infallibili e aggiornati praticamente in realtime.

Se questa cosa vi sembra un po’ da ossessionati ansiogeni ve la faccio breve, questi siti li dovete monitorare quotidianamente, una strada che oggi col sole è bella e piacevole, domani con pioggia e vento potrebbe essere un inferno.

Andiamo però per gradi e partiamo dal facile.

Guidare in Islanda sulle strade “normali”

Le paved road sono le strade asfaltate, facili da percorrere e lisce come la seta. L’Islanda ha da qualche anno chiuso la “ring road”, quella identificata col numero “1”, che è tutta ufficialmente asfaltata. Su queste strade potete anche andarci con classiche citycar, anche compatte.

Photo by redcharlie on Unsplash

La ring road vi permette di raggiungere gran parte degli innumerevoli punti di interesse dell’isola senza impazzire. Ci sono dei però? Ovviamente si!

L’unica cosa che mi sento di consigliarvi è quella di evitare le “micro” macchine, in alcuni punti potrebbe capitarvi di fare anche un piccolo pezzo di strada sterrato, in Islanda non è difficile, evitate di star li con l’ansia di rompere qualcosa, le sterrate possono essere parecchio inclementi.

Seconda cosa è il fattore meteo, una piccola citycar nelle giornate di vento può essere molto instabile. Il vento in Islanda arriva ad essere molto forte e non è affatto raro (in 12gg ho beccato 3-4 gg di vento forte)

Concludendo: se il vostro itinerario si svolge per lo più (intendo almeno il 90% della strada totale), su ring road o paved road allora consiglio una macchina small ma di medio livello (Esempio Golf o Kia Ceed o similare).

Verificate di avere una copertura assicurativa anche per il poco di strada sterrata che fate, voi andrete piano probabilmente, ma fidatevi che incrocerete molta gente a velocità sostenuta, è facile che vi arrivino dei sassi.

Guidare in Islanda sulle Gravel Road

Photo by Dorien Monnens on Unsplash

Passiamo ora alle gravel road, banalmente le strade sterrate, queste sono sempre indicate con apposito cartello e possono essere percorse anche con mezzi 2WD.

Lo stato di queste strade è variabile, magari sotto vi faccio un elenco di quelle che ho fatto io. Mediamente sono molto polverose e piene di buchi anche profondi, con una macchina compatta potreste essere obbligati a procedere ai 30-40km/h su un limite di 80km/h. Quando piove diventano facilmente dei pantani dai quali uscirete con la macchina marrone.

E’ bene precisare che per raggiungere alcuni posti in particolare (ad esempio il lato est di Dettifoss o per arrivare a Stykkisholmur da Borðeyri) è necessario fare svariati km su strade di questo tipo, non si parla di 1-2 km ma di 50-90km.

Fate i vostri conti.

Se intendete precorrere un buon chilometraggio su questo tipo di strade (400-500km) allora il mio consiglio è noleggiare un mezzo di medie dimensioni, un SUV tipo la Dacia Duster (molto popolare in Islanda) o il Nissan Quashqai vanno bene. Assicuratevi di avere la ruota di scorta (spare wheel) e di avere una buona assicurazione per la tipologia di strada. Guidare su strade cosi dissestate e remote senza copertura assicurativa degna è da irresponsabili. Molte compagnie non rispondono in caso di rottura delle parti meccaniche se l’auto è stata usata su gravel road e vi assicuro che alcune sono parecchio sconnesse e in alcuni casi le pietraie potrebbero danneggiare le ruote. Usate sempre la cautela del caso e guidate con prudenza, non sono le strade sterrate vicino ai fossi della pianura padana.

Leggi Anche: Noleggio Auto – 8 cose da verificare prima di partire

Le strade sterrate che vi consiglio:

Ecco alcune semplici Gravel road, fattibili anche con 2WD ma meglio se le fate con un bel SUV per esser più comodi e sicuri:

Road 864 – Questa sterrata è stata definita “horrible” dalla tizia che ci affittava il cottage. Effettivamente era ridotta proprio male ma è indispensabile per arrivare alla sponda orientale di Dettifoss. Un buon test per gli ammortizzatori.

Road 901 – Questa ve la consiglio veramente, è una deviazione rispetto alla ringroad tra Egilsstadir e Myvatn e attraversa un panorama letteralmente lunare per arrivare al paesino di Möðrudalur. Un luogo fuori dal tempo e dal mondo.

road 901 iceland

Road 939 – Viene molte volte consigliata dai navigatori in quanto accorcia di 16km l’arrivo a Egilstadir, ho visto anche macchine compatte sul percorso ma vorrei precisare che è un alto passo montano chiamato “Oxi” e la strada è a tratti molto pendente e piena di buche. Se dovete farla ai 30km/h con una compatta… tanto vale che fate 16km in più su una asfaltata.

Road 59 e parte della Road 54 – Se provenite da nord (Akureyri) e siete diretti a Stykkishólmur e non volete fare il giro del globo potete buttarvi su questa combinazione di strade. Nonostante non si capisca la differenza su Google la 54 fino a Stykkishólmur è TUTTA sterrata e zeppa di buche. In questo caso ci passerete una buona oretta in quanto la distanza da percorrere è oltre 80km, il panorama però è fantastico.

Road 550 – F550 – in questo caso anticipiamo il prossimo articolo, questa è definita la “F-Road per principianti” perchè in realtà non è più una F-Road. La strada si chiama: Kaldidular e collega Husafell col Golden Circle. Necessaria per raggiungere alcune parti interne dell’isola vi permette di attraversare una zona molto suggestiva. Durante tutta la prima parte potrete godere di una bellissima vista sul maestoso Langjökull (un ghiacciaio largo 50km).

Leggi Anche: Come Organizzare un Viaggio in Islanda in Estate

Guidare in Islanda sulle F-Road

Le strade con codice anticipato da lettera “F” indicano una strada di montagna destinata esclusivamente al traffico di mezzi equipaggiati 4×4. Mi preme anticipare che queste strade son indicate per persone consapevoli e in grado di utilizzare al meglio mezzi 4×4 e saper gestire le eventuali problematiche del caso. Ho quindi preparato un articolo dedicato per cercare di esser completo senza annoiarvi.

Leggi Anche: Guidare in Islanda sulle F-Road

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Guidare in Islanda sulle F-Roads

L’Islanda è la patria dei fuoristrada, guidare sulle mitiche F-Roads è una vera e propria avventura ma andiamo con ordine.

Dopo il nostro ultimo viaggio in Islanda in molti mi hanno chiesto se fosse il caso di addentrarsi o meno sulle F-Roads in Islanda, questo articolo nasce con lo scopo di sensibilizzarvi e disincentivarvi se non avete conoscenze di guida 4×4.

Photo by Shadman Sakib on Unsplash

In Islanda troverete tantissimi tour organizzati da personale qualificato che vi permetteranno di intraprendere fantastiche esperienze in tutta sicurezza, se non vi sentite sicuri io vi suggerisco di cominciare da li oppure dal nostro articolo relativo alla guida in Islanda. Se poi volete avere un quadro più ampio noi siam qui per questo:

Per prima cosa “F-Road” non è sinonimo di “Off-Road“, guidare fuori dalle strade segnalate in Islanda è ILLEGALE, oltre che essere pericolosissimo, irresponsabile e soprattutto irrispettoso verso la natura, se vi beccano vi fanno un <<mazzo tanto>>.

Le F-roads sono strade stagionali (verifica l’apertura su road.is) percorribili solo da mezzi definiti “Mountain Vehicle”. Qui però si apre un mondo perché nonostante l’accesso sia severamente vietato alle auto 2WD spesso si fa l’errore di sottovalutare o non conoscere la propria 4WD. Un urban suv non è come un Land Rover Defender, inoltre, quando pensate che la vostra auto sia “adeguata” vi invito a considerate che mediamente gli islandesi si muovono sulle highlands con mezzi fatti cosi:

Cerco di essere estremamente chiaro e categorico, mi perdoneranno i siti o i forum che vi dicono di fregarvene e partire. Io sono profondamente convinto che l’avventura sia il miglior modo di viaggiare ma quando ci si trova in luoghi cosi remoti la precauzione e la consapevolezza devono essere il primo motore della vostra esperienza.

Quindi, le prima domanda da porsi è la seguente:

Quanto sono informato sulla guida di un 4×4?

Se siete qui probabilmente la risposta è “per nulla” o “una volta ho guidato in montagna in Italia”; partendo dal presupposto che state per andare in una delle terre più inospitali della terra, questi sono i ragionamenti da fare:

Devo per forza fare una F-road?

NO! Prendere una F-Road in Islanda non è “obbligatorio”, non siete sfigati se non le fate ma sicuramente siete incoscienti se le fate senza esserne in grado.

Le F-roads portano per lo più nella regione degli altopiani Islandesi, una regione remota e affascinante ma severa. Le mete più note per le quali serve una f-road sono il vulcano Laki ma anche la bellissima zona di Landmannalaugar.

Ho una macchina adatta e un’assicurazione specifica per F-Roads?

Per guidare un 4×4 sulle F-Roads in Islanda non basta noleggiare un 4×4, bisogna anche saperlo usare e soprattutto conoscerne i limiti tecnici. Una guida consapevole su F-Roads comprende almeno due elementi:

Conoscere il vostro mezzo e conoscere la vostra strada.

La tematica dell’imprevedibilità del meteo è poi centrale, una strada che oggi potrebbe essere facile e priva di imprevisti domani potrebbe obbligarvi a guadare un fiume in piena alto 40-50cm con tanto di corrente. Se la vostra auto ha un pescaggio inferiore già dovete tornare indietro e questo significa a volte fare ore di strada. Poi, non so che tipo di esperienza avete voi, ma cosa fate se ad esempio la macchina si ferma mentre state guadando il fiume? Se la vostra risposta è “non so, spero che non accada, in caso chiamo il carro attrezzi” allora forse avete sbagliato sito.

Gran parte delle società che noleggiano le auto in Islanda non permettono ai propri clienti di guidare sulle F-Roads a meno che l’auto noleggiata non sia una specifica auto 4×4 abilitata per le F-roads. In quel caso dovrete anche stipulare una assicurazione specifica (ve la consiglio) che non è quella delle gravel road. Tante compagnie non rispondono se avete problemi su una F-road e ci tengo a precisare che qualsiasi cosa accada mentre state attraversando un fiume NON è coperta da assicurazione.

Io ho noleggiato una Dacia Duster 4×4, quando ho chiesto l’assicurazione per le F-Roads l’operatore del car rental ha sgranato gli occhi chiedendomi con voce insicura “ma dove devi andare?”. Cercano giustamente di prevenire il fatto che persone sottovalutino la cosa come spesso accade.

In Islanda per alcune F-Roads particolari (vedete poi sotto) un 4×4 non è sufficiente, serve appunto un veicolo da montagna in grado di superare avvallamenti ripidi, guadi imprevisti e passaggi tecnici, in questi casi, ovviamente i cavalli del motore e le marce ridotte fanno una enorme differenza. In molte situazioni è meglio essere almeno in 2 macchine in modo da potersi aiutare a vicenda in caso di problemi.

Se poi siete indecisi sulla dimensione dell’auto dipende anche da quanti passeggeri avete e da quanti bagagli vi portate dietro:

Leggi anche: Cosa portare in Valigia per un viaggio in Islanda

So cosa fare se qualcosa non va?

Parliamoci chiaro, non vi consiglierò mai di spingervi in luoghi così remoti dove molte volte il telefono non prende e passano 3 macchine al giorno senza che ne siate totalmente convinti. In questi casi il limite è posto dall’equilibrio tra la voglia di esplorare e la propria conoscenza. Andate se ve la sentite, e se volete strafare fatelo in un luogo dove potete sbagliare senza problemi (In italia ci sono molte academy 4×4 molto istruttive e divertenti).

Photo by Fernando Puente on Unsplash

La sto mettendo giù un po’ grave, me ne rendo conto ma voglio solo sensibilizzarvi ad una terra complessa, dove il meteo e la pianificazione possono veramente fare la differenza.
Detto ciò arriviamo al dunque:

Le Principali F-Roads in Islanda

Sono abbastanza sicuro di poterci andare, quali strade mi consigli?

froad iceland
Fonte

F208 – Con un SUV medio 4×4, se le condizioni meteo e stradali lo permettono, la combinazione di F26 + F208 per Landmannalaugar sono un must. Per quanto può valere è una strada “abbastanza” frequentata in alta stagione.

Attenzione, la via di accesso da nord indicata vi permette di fare solo gli “ultimi 30 km” su strada sterrata, ci metterete comunque almeno un ora per farli.

Mi sento di sconsigliarvi di arrivare con la F208 da sud se non avete un mezzo 4×4 di grandi dimensioni.

Tutta l’area risente del vicino vulcano Hekla che essendo un enorme vulcano subglaciale causa spesso imprevedibili e torrenziali allagamenti.

Controllate sempre il sito safetravel.is o road.is prima di andarci.

Attenzione, se non siete esperti non addentratevi ulteriormente sulla F26 in quanto è una f-road a tratti molto complessa e richiede dotazioni di livello superiore rispetto ai suv. vedi sotto.

F35 – Sempre con un suv potreste percorrere la F35, su questo sito trovate un ottimo itinerario. Parte da Gullfoss e attraversa l’altopiano di Kjölur toccando punti incantevoli come il Kerlingarfjöll.

F946 – Consigliatami dall’operatore dell’autonoleggio, ha rampe da vertigine ma i panorami sono mozzafiato.

F550 – Infine vi consiglio di nuovo la ex F550 di cui abbiamo parlato nell’altro articolo relativo alla guida in Islanda.

!!! Anche se li ho linkati sopra non fidatevi mai troppo dei video fatti da altre persone, possono solo servire da traccia per capire com’è il tragitto, le strade sono molto variabili e soprattutto i guadi sono per definizione imprevedibili.

Questo è invece l’elenco delle F-Roads sulle quali non penserei minimamente di addentrarmi. Rivaluterò la cosa dopo aver partecipato a corsi di guida 4×4.

F26 – Una delle più lunghe e complesse f-roads islandesi (circa 240km). Decine di attraversamenti a volte anche molto lunghi e tortuosi, assolutamente da evitare in caso di condizioni climatiche minimamente avverse. Il telefono non prende in molte parti quindi assicuratevi di avere un buon gps e una mappa dettagliata per le emergenze.

F206 – E’ famosa perchè porta al vulcano Laki, il problema in questo caso deriva dal fatto che i fiumi da guadare possono essere molto profondi. Evitate di percorrerla se siete da soli.

Stai organizzando un viaggio in Islanda?

Leggi Anche: Come Organizzare un Viaggio in Islanda in Estate

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Cosa portare in valigia per un viaggio in Islanda d’estate

Se avete pianificato un viaggio in Islanda in estate (Luglio-Agosto) e state per preparare la valigia siete nel posto giusto.

Leggi Anche: Come Organizzare un Viaggio in Islanda in Estate

Per prima cosa dovete sapere che, oggettivamente, comporre una valigia per questo genere di destinazioni è di base complicato. Non siete soli.
Occorre poi considerare numerose variabili che tipicamente sono quelle di un viaggio in montagna, questo vi porterà inevitabilmente ad avere una valigia voluminosa.
Una piccola nota a margine preventiva: l’elenco che vi riporterò di seguito è una puro suggerimento che può servire come traccia per un viaggio di 10-12 giorni e pernottamento in strutture, non avendo competenze sui popolari tour in camper o tende non vorrei dare info incomplete.

Ok, siamo in piena estate ma vi ricordo che state andando in uno stato che nel suo punto più a nord sta 3km sotto il circolo polare artico.
Fate conto di essere costantemente a 2000m di altitudine, tipo nelle dolomiti italiane; quando c’è il sole la temperatura è gradevole 15-17 gradi, quando però c’è il vento o peggio ancora la nebbia e la pioggia, bhe allora dovrete armarvi di tanti strati. Tanti!


Due cose non sono da sottovalutare: il vento e la pioggia, per mia modestissima esperienza l’indumento più importante è quello che si chiama “hardshell” ossia un buon giubbino antivento e antipioggia meglio se in GoreTex o tecnologia analoga (Dryvent). Non risparmiate, serve con regolazione completa del cappuccio se no il vento ve lo fa saltare in 3 secondi.

Il vento può essere molto forte e improvviso, una bellissima mattina al Jokulsarlon si è trasformata nel giro di mezz’ora in un infernale luogo con vento a 40km/h e pioggia battente, roba che a stento riuscivo a restare fermo a fare una foto.

Questa è stata la nostra valigia per un viaggio in estate in Islanda, se nel tragitto trovate una sistemazione con lavatrice potete anche smezzarla

  • Intimo classico
  • 2 Maglie termiche (seconda pelle ultra attillate) van bene quelle della Decathlon nella sezione calcio oppure una in lana.
  • 1 Calzamaglia termica
  • 3 tshirt traspiranti per i trekking
  • 6 tshirt normali cotone
  • 2 Pile di varia entità (pesanti e intermedi)
  • 1 Felpa pesante
  • Giacca a Vento (shell) per fare da guscio, deve essere quindi: antipioggia e antivento, ma traspirante.
  • 2 Pantaloni tecnici da montagna (1 è imprescindibile, prendetene 2 se pensate di fare escursioni). Io ho sempre usato questi qua.
  • Per i giorni in cui soggiornate in città a Reykjavik potete portarvi un paio di jeans (in caso sotto ci mettete i collant). Non usateli mai per fare le camminate, se cambia il tempo vi ritrovate zuppi d’acqua.
  • Sono fondamentali scarpe comode, non fate quelli che vanno per sentieri con le adidas estive, tra fango, pantani e terra meglio se vi portate un bel paio di scarpe tecniche da montagna e impermeabili in goretex (salomon, the north face, la sportiva, scarpa, ecc…)
  • Portatevi anche un paio di scarpe invernali di scorta se volete andare in qualche ristorante o per girare in città.
  • 3 Paia di calze da montagna, almeno uno pesante e uno leggero
  • Calze normali invernali
  • Guanti, scaldacollo in pile e scaldacollo light per le mosche nell’area del lago Myvatn.
  • Zaino 25-30l per portarsi dietro i vari strati durante le escursioni. importante, deve avere anche la raincover!
  • Importante: In Islanda l’acqua NON si compra al supermercato, è uno dei posti migliori al mondo (forse il numero uno) per bere l’acqua del rubinetto, portatevi una borraccia!
  • Costume da bagno, ciabatte e telo in microfibra per i bagni alle terme o nelle “pozze” pubbliche dove fare il bagno nell’acqua calda. Ma questo lo sapete già.
  • Pigiama pesante (o almeno braghe e maniche lunghe)
  • Crema solare per il viso
  • Alcuni Oggetti: Torcia, Medicine (in Islanda costano tanto e necessitano di prescrizione medica), mappa cartacea (in alcuni luoghi il cel non prende), una sacca impermeabile tipo quella da campeggio di Decathlon.

Un ultimo consiglio da inserire in valigia se soggiornate come noi in appartamenti portatevi dei cibi pronti da casa (tipo i risi star o i noodles in busta), in alcuni casi potrebbero salvarvi la vita. I supermercati si trovano un po’ ovunque ma diciamo che non è semplice orientarsi nelle gastronomie, soprattuto se andate la sera. Inoltre, essendo le giornate lunghe vi capiterà di arrivare in appartamento tardi e i supermercati, cosi come tutti i negozi in Islanda, fanno orari ridottissimi. Tanti siti lo reputano inutile ma…volete mettere un bel risotto ai porcini a sforzo zero quando il primo supermercato decente è a 40-50km di distanza?

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