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Cosa vedere a Kyoto

Cosa vedere a Kyoto? Ecco, bella domanda, in questo post andremo ad elencare i principali punti di interesse dell’antica capitale Giapponese.

Kyoto è una città magnifica, risparmiata per miracolo ai bombardamenti della seconda guerra mondiale conserva gran parte del patrimonio culturale del paese.

Per fare un confronto con la nostra bellissima Italia possiamo tranquillamente paragonare (con le debite proporzioni) Kyoto a Roma.

Scegliere “cosa vedere” in una città tanto maestosa è veramente un processo di selezione imbarazzante; considerate solamente all’interno dell’area metropolitana troverete una ventina di siti patrimonio UNESCO e più di 1500 templi, tanto per citare due dati. Se questo non vi basta e avete tempo, potete mettervi a sfogliare l’interminabile lista dei beni storici (o quella dei beni paesaggistici) presenti a Kyoto.

Scegliere accuratamente i luoghi di interesse è molto importante ma in una città come questa potrebbe sembrarvi caotico e impossibile ma noi siam qui per questo, partiremo quindi dalle basi. Kyoto è famosa per migliaia di cose ma alcune di queste sono più importanti di altre:

A Kyoto c’è un tempio particolarmente bello e famoso:

Alzi la mano chi non ha mai visto almeno una foto dell’incredibile “tunnel” di torii rossi che si snodano nella foresta.

Questo posto fantastico si trova su una delle tante colline che circondano la città e si chiama Fushimi-Inari, ne ho parlato approfonditamente in questo post e vi rimando quindi all’articolo specifico. Cliccate qui:

Leggi Anche: Visitare il Fushimi-Inari

Tempo da Dedicarci: Mezza giornata (tardo pomeriggio e sera preferibilmente)

A Kyoto trovate il maggior esempio di Giardino Giapponese e di Architettura Domestica del periodo Heian:

E’ la Katsura Imperial Villa, un luogo tanto magico quanto poetico.

All’interno della vastissima area troverete una gigantesca villa suddivisa in padiglioni e distribuita in un curatissimo giardino in maniera talmente equilibrata e maniacale da sembrare un gigantesco quadro.

Per la realizzazione del suo monumentale giardino l’architetto ha espressamente richiesto “fondi illimitati”. Momento sobrietà.

Per visitarla occorre “applicarsi” prenotando online con largo anticipo, dovrete poi seguire le istruzioni indicate sul sito ufficiale e pianificare con cura l’orario e la data della visita. Attenzione: i tour sono obbligatoriamente guidati ed è una villa imperiale, dovranno registrare i vostri documenti per farvi entrare.

Tempo da Dedicarci: Mezza giornata (è da considerare il fatto che non ci sono autobus vicini)

A Kyoto c’è il Giardino Secco (Giardino Zen) più importante

Gran parte delle scuole buddiste Zen hanno sede a Kyoto. Senza entrare troppo in dettagli tecnici, il giardino secco è un elemento comune a tutti i templi delle scuole Zen in quanto parte fondamentale della meditazione.

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fonte: japan-guide.com

In molti casi il giardino è una grande metafora dei dilemmi della vita e dell’impossibilità di comprendere a pieno il mondo che ci circonda e il tempo che scorre.

Il tempio Ryōan-ji che vedete qui sopra in foto appartiene ad una branca della scuola Rinzai ed è oggettivamente riconosciuto come uno dei massimi esempi di giardino secco giapponese (Karesansui).

Tempo da Dedicarci: Un paio d’ore

Nei Paraggi: Visitate anche il Kinkaku-ji (il bellissimo Padiglione d’Oro) per riservare alla zona una mezza giornata

Un enorme complesso di Templi costruiti senza nemmeno un chiodo

Parlo ovviamente del magnifico Kiyomizu-dera, uno dei templi più famosi di tutto il Giappone.

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fonte https://www.ancient.eu/

Patrimonio UNESCO è stato anche sito finalista per esser incluso nelle 7 meraviglie del mondo moderno. Se vi pare poco.

Pensate che la struttura principale (Otowa-san) ha un enorme terrazzo in legno, sostenuto da 139 pali giganti di 15 metri di altezza. Tutto questo costruito totalmente ad incastro.

Il complesso comprende diversi altri santuari, tra cui il Jishu Jinja, dedicato a Unkuninushi, kami shintoista dell’amore. Questo piccolo santuario possiede due “pietre dell’amore” poste a 18 metri di distanza; i visitatori possono provare a camminare con gli occhi chiusi da una pietra all’altra. Il successo nel raggiungere l’altra pietra implica che il pellegrino troverà l’amore. Potete anche farvi assistere nell’attraversamento. Attenti a non farvi male.

Per raggiungere il Kiyomizu-dera passerete per l’ affascinante quartiere di Higashiyama con le sue vie lastricate e i negozietti tipici vi sembrerà di essere nell’antica Kyoto.

Nota: Il tempio è attualmente coperto da impalcature per lavori di ristrutturazione che verranno ultimati a Marzo 2020

Tempo da Dedicarci: Almeno mezza giornata per girare con calma anche nel quartiere circostante.

Nei paraggi: Visitate prima il Gion e poi passate nel complesso del Yasaka-Jinja per poi salire al Kiyomizu-dera

Ok, se siete arrivati a questo punto significa che avete già riempito 2 giorni di visita a Kyoto, e non fate i furbi che voi ste cose le vedete tutte in una giornata.

Per cogliere il fascino di questi luoghi serve CALMA.

Avete anche un altro giorno e non sapete che fare?

Bene, procediamo con:

A Kyoto ci sono due tra i più antichi santuari di tutto il Giappone:

I santuari di Kamo (Kamigamo Jinja e Shimogamo Jinja) sono tra i patrimoni UNESCO della città e sono rispettivamente del VII e VI secolo.

Al santuario minore (quello più antico) è affidato l’importantissimo compito di assicurare il successo delle annuali raccolte di riso ed è collocato nella Foresta della Verità, un’antica foresta che, si dice, non sia mai bruciata e non sia mai stata toccata dall’uomo.

Fuga ad Arashiyama

L’intera zona di Arashiyama vale la visita ma non per la famosa foresta di Bamboo che rimane comunque, purtroppo, il punto più “instagrammato” di Kyoto.

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fonte: veltra

Come vedete da questo sito, trovate una serie interminabile di punti di interesse, esplorabili, ad esempio, in bicicletta. Potete anche farvi un bel tour in barca, Arashiyama è una zona totalmente verde! Insomma io capisco che questa foresta di Bamboo sia pubblicizzata ovunque ma il luogo è letteralmente preso d’assalto quotidianamente da una folla spropositata.

Il Giappone sarà la tua prossima meta?

Leggi Anche: Come Organizzare un viaggio in Giappone

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Monte Fuji: I 5 Migliori Punti Panoramici

In questo articolo vi elencherò i 5 migliori punti panoramici da cui osservare il Monte Fuji ed evidenzierò i metodi più rapidi per raggiungerlo..

Un Simbolo Nazionale

L’iconica forma del Monte Fuji lo rende probabilmente il simbolo più famoso e riconoscibile del Giappone.

Il vulcano ha una forma quasi perfettamente simmetrica, indubbiamente fotogenico, è stato immortalato in moltissime opere, tra le più famose ricordo le “Trentasei vedute del Monte Fuji” di Hokusai.

Con i suoi 3776 m è anche la montagna più alta del Giappone, nonché una delle tre montagne sacre del paese.

Alla sua base si apre una regione di laghi, altipiani, cascate e grotte che compongono un paesaggio magnifico, inserito nel patrimonio UNESCO.

Visitare la regione dei 5 laghi è una bellissima idea per una “fuga” in giornata dal caos apocalittico di Tokyo. Considerando 2h di percorrenza si arriva infatti a Kawaguchiko, città affacciata sul più grande dei laghi che circondano il monte.

A questo punto dobbiamo essere chiari, le fantastiche vedute da cartolina non sono propriamente semplici da trovare, bisogna avere un po’ di fortuna col meteo e capitare nel momento giusto della giornata. La cosa peggiora notevolmente nelle umide estati giapponesi quando il Fujisan è costantemente velato da una fastidiosa foschia. Potete vedere lo stato in real time del monte attraverso le numerose webcam da questo sito.

In estate potete pure pianificare un’escursione per salire sulla vetta ma questo è tutto un altro discorso.

Andiamo ad elencare i punti panoramici:

La nostra Scelta:

Panorama del Monte Fuji dalla Pagoda Chureito a Fujiyoshida

Scattare una foto del Fuji riflesso su uno specchio d’acqua è bellissimo ma nulla può battere la pazzesca vista del Fuji dalla pagoda Chureito.

Se siete fortunati e ci potete andare durante la fioritura dei ciliegi avrete praticamente tutto il Giappone in un solo scatto.

Questa è anche la soluzione più comoda e veloce se soggiornate a Tokyo e volete fare una giornata nella zona del monte Fuji.

Ad esser precisi il Fuji si vede anche da qualche alto rooftop di Tokyo in una giornata molto limpida, ma… non è esattamente la stessa cosa.

Per arrivare serve prendere una combinazione di 3 treni, scendendo alla stazione “Fujiyoshida”. Usciti dalla stazione tra voi e il punto panoramico ci sono circa 400 scalini.

Consiglio bonus: cercate di godervi il tramonto da questo bellissimo punto. E’ molto affollato ma ne vale la pena.

Panorama del Monte Fuji dal Lago Kawaguchiko

Fuji mountain and pier at Kawaguchiko lake, Japan

Arrivati alla stazione di Kawaguchiko potete procedere a piedi (circa 2km) per arrivare sulla riva del lago e scattare una foto del Fuji riflesso sull’acqua. Dalla stazione potete anche prendere un autobus circolare che vi porta nei principali punti di interesse della zona. Questa è probabilmente la miglior opzione per fotografare il monte riflesso sullo specchio d’acqua.

In questa zona trovate anche il “Maples Corridor” un particolare punto in cui un corridoio di aceri accompagna la vista del Fuji, particolarmente consigliato nel periodo autunnale. Per ulteriori info vi rimando a questo articolo.

Per raggiungere i prossimi punti dovrete noleggiare un’auto  oppure prendere autobus specifici dalla stazione di Kawaguchiko (informatevi sui percorsi e sugli orari presso il Visitor Center presente nella stazione). Trovate info su come muovervi a questo link

Panorama del Monte Fuji dal villaggio di Oshino Hakkai

E’ un piccolo villaggio situato sul quello che una volta era il sesto lago oggi prosciugato. Sul posto trovate otto stagni alimentati dalla neve che si scioglie e che filtra dalla montagna attraverso strati porosi di lava. L’acqua di sorgente è molto chiara ed venerata dalla gente del posto. Questo sito è dichiarato monumento naturale nazionale e insieme al Fuji è protetto dall’UNESCO.

Il villaggio di per se è una cosa iper-turistica, da qui però possiamo scattare bellissime foto sfruttando le riproduzioni di antiche fattorie con tetti in paglia presenti nel museo Hannoki Bayashi Shiryokan che circonda il più grande degli 8 stagni.

Da Kawaguchiko station prendere la linea autobus “World heritage Bus Line”

Vista dai campi di Tè di Obuchi Sasaba

Questa splendida vista può essere apprezzata nei pressi della città di Fuji, nella prefettura di Shizuoka. La città è nota per il tè verde e si trova a circa 30 km dal Monte Fuji. Ci sono molti punti panoramici sul Monte Fuji in città, ma le piantagioni di tè a Imamiya e Obuchi Sasaba sono particolarmente caratteristiche.

Gli alberi da tè sono allineati verticalmente e orizzontalmente e si può godere della magnifica vista del Monte Fuji.

Queste viste sono spesso descritte come “i cuscini verdi del Fuji”

Il periodo migliore per visitarlo è maggio prima che inizi la raccolta. Rimane ancora neve sulla punta del Fuji che crea lo straordinario contrasto con foglie di tè verde, il cielo blu e neve bianca.

Nota: In questo caso dovrete avere un’auto per raggiungere il posto. La stazione autobus più vicina si trova ad alcuni km di distanza.

Panorama del Monte Fuji dal Lago Motosuko

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Per arrivare a questo remoto lago l’opzione più comoda resta la macchina, in alternativa dalla stazione di Kawaguchiko dovrete prendere un autobus (Omni Bus – Blue Line).

La vista non è particolarmente diversa rispetto a quella che avete sul lago Kawaguchiko del punto 2 ma questo luogo è attualmente immortalato sulle banconote da 1000 YEN (nel 2024 verranno sostituite con l’immagine della famosissima xilografia  “La grande onda di Kanagawa” di Hokusai)

Altra alternativa molto simile e molto gettonata dai fotografi è il lago Tanuki. La vista non varia molto. In questi casi vi consiglio di verificare in anticipo l’orientamento del sole per non averlo esattamente di fronte.

BONUS:

Concludiamo l’articolo sui 5 Punti panoramici del Monte Fuji con un bonus. Questo luogo non si trova nella regione dei 5 laghi, dista circa 30km e dovrete trovare una giornata molto limpida per vedere il Fuji ma merita sicuramente di essere elencato:

Panorama del Monte Fuji dal Lago Ashino-ko

fonte: Wikipedia

Il lago con il Monte Fuji sullo sfondo e il Torii della Pace del Santuario di Hakone rappresentano l’immagine simbolo della città di Hakone.

Per fare la foto che vedete sopra vi serve un teleobiettivo e dovrete recarvi nella zona di Moto-Hakone, vicino al molo di arrivo della nave dei tour in veliero sul lago.

Questa è la nostra proposta, conosci un luogo o un panorama unico dello spettacolare Monte Fuji? Scrivicelo nei commenti!

Il Monte Fuji è una tappa fondamentale. Hai già letto il nostro articolo su come Organizzare un Viaggio In Giappone?

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Visitare il Fushimi Inari

Cos’è il Fushimi Inari?

Partiamo dalle basi, è un importantissimo santuario Shintoista e in quanto tale, è dedicato a Inari (Kami del riso e dell’agricoltura), “Fushimi-ku” è invece il nome del distretto in cui si trova.

Il santuario è arroccato su una montagna alta 233 m (Inari-San) e comprende diversi sentieri di pellegrinaggio verso altri santuari minori.  La particolarità di questi percorsi ha reso il tranquillo luogo di preghiera alla periferia di Kyoto, una delle attrazioni turistiche più famose del paese.

Il Fushimi Inari è noto principalmente per i suoi spettacolari sentieri totalmente avvolti da Torii rossi; immagine che avrete visto in migliaia di foto o articoli sul Giappone, incluso questo. Il santuario vanta un numero pazzesco di Torii, almeno 1000, alcuni hanno centinaia di anni.

Il fatto è che,  a mio modestissimo parere, questo luogo è talmente famoso ed evocativo che nella nostra concezione occidentale in molti casi identifica il Giappone stesso. Questo santuario è un’ icona, un po’ come  la sagoma del Fuji o il Torii sull’acqua di Itsukushima.

Leggi anche: I 5 Migliori Punti Panoramici del Monte Fuji

Non aspettatevi quindi di essere gli unici a volerlo visitare.

Detto questo, le prime cose da appuntarsi sono quindi: #Montagna #ToriiRossi e #TantaGente

diapositiva scattata dal sottoscritto ad Agosto 2019

Se siete su questa pagina però avete bisogno di info pratiche quindi:

Come arrivare a Fushimi Inari da Kyoto

Senza tanti giri di parole, ci si arriva col treno; c’è una fermata che si chiama (indovina) “Fushimi-Inari Station” sulla Keihan Line (non coperta da JR Pass) e una più comoda che si chiama “Inari” sulla Nara Line (questa è coperta da JR pass), entrambe le linee si prendono dalla centralissima e monumentale Kyoto Station.

Usciti dalle stazioni dovrete camminare per circa 2-300m per arrivare al Fushimi Inari Taisha e al primo gruppo di edifici dello spettacolare complesso.

Come Visitare il Fushimi Inari.

Vi ricordate che prima vi ho fatto scrivere “Montagna” ecco, prima cosa da sapere, per arrivare alla fine del percorso dovrete salire per circa 250m in uno spazio di poco più di 1 km, facendo 2 conti risulta una pendenza media del 18%, quindi, si! la cosa richiede impegno!

Non vi nascondo che ho sentito molte persone dire “ci facciamo tutto il percorso…” per poi incrociarle poco dopo mentre scendevano rinunciando.

In questo caso occorre un po’ di organizzazione, vi assicuro che vedere tutto è molto impegnativo, se siete buoni camminatori potete andare in scioltezza MA considerate sempre il fattore clima, andando in estate in particolare, il caldo renderà la sfida ancor più ardua.

La dimensione del complesso impone quindi una razionalità nel decidere “cosa” vedere e ve la farò breve: il 90% delle persone che troverete ci va SOLO ed esclusivamente per farsi la classica foto sotto le campate di Torii (vedete foto sopra). Il che è più che giustificabile, è indubbiamente fotogenico.

Organizzarsi!

Guardate un po’ questa mappa (la troverete anche all’ingresso del complesso) e fatevi una mezza idea prima di andare.

Io non son partito con l’idea di vedere tutto ma con l’idea di vederlo con calma senza il vero problema di questo luogo, l’altra cosa che vi ho fatto scrivere, “la gente”!

Quando andare e quanto stare?

Risposta breve: Andate prima mattina o al tramonto, contate di stare almeno 3 ore per visitare bene la parte “bassa” del Santuario (io son arrivato fino al cerchio rosso che vedete sulla mappa sopra).

Risposta ponderata: Senza molti giri di parole, in questo luogo c’è tanta gente durante il giorno, tanta da renderlo quasi insopportabile. Riuscire a farsi una foto come la vogliono tutti “senza gente” è utopia se non vi mettete a fare cafonate tipo bloccare la gente che cammina.

Credo sia però sbagliato come approccio: questo luogo ha un potere quasi mistico, surreale e come tale va vissuto. Io capisco che la foto dei torii in fila senza gente sia un “must” ma ve lo dico col senno di poi, quella foto per me non significa nulla!

L’unica cosa che ricordo in maniera indelebile è quella sensazione di assurda astrazione dalla realtà quando appena dopo il tramonto mi ritrovavo a camminare praticamente da solo coi miei pensieri attraverso queste cupe vie rosse. Ogni tanto qualche lucetta indica la via e a volte serve la torcia del telefono per illuminare la strada ma la vera magia di questo luogo si percepisce chiaramente in questi contesti.

Vi invito a ricercare queste sensazioni, la foto ricordo tra i torii vi sembrerà inutile dopo.

Ok, belle parole, ma quindi?

Detto questo, il mio consiglio è il seguente: arrivate al santuario per il tramonto e godetevi il buio della notte che sopraggiunge. non avrete problemi di tempo, è aperto 24h su 24.

Arrivate fino alla piccola piazzola che presenta un incrocio di 4 vie, già arrivare a questo livello in piena estate è stato molto faticoso.

Troverete davanti a voi un trivio, le 2 strade sulla destra corrispondono all’inizio e alla fine dell’anello che porta alla vetta del monte, sulla sinistra parte una lunga gradinata che porta ad un santuario minore dal quale si gode una vista fantastica sulla città di Kyoto.

E’ forse uno dei pochi panorami al tramonto della città. Buon viaggio.

Portatevi a casa un ricordo:

All’ingresso del santuario trovate in vendita piccoli torii di legno su cui scrivere i vostri desideri o le vostre speranze. Potete portarvelo a casa oppure appenderlo insieme agli altri.

Curiosità:

  • Se ve lo siete chiesto, esiste un vero e proprio listino prezzi per farvi costruire un torii all’interno del santuario. Facendo una offerta da 175mila yen (circa 1500€) potete permettervene uno da 15cm di diametro. Quelli grossi da 30 cm di diametro costano più di un milione di yen (circa 11 mila euro).
  • Ad oggi non si sa quanti torii siano presenti nel santuario, c’è chi dice addirittura 3000 ma considerando anche quelli piccoli la cifra arriva a 10000.

Sito Web: http://inari.jp/en/

Ingresso Gratuito

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5 Piatti da Mangiare in Giappone

Sottotitolo: Come rispondere brevemente alla domanda “Cosa mangiare in Giappone?” e giustificare l’incapacità di proporre un quadro più ampio della pazzesca cucina nipponica.

Una delle prime cose che mi chiedono quando dico che sono stato in Giappone è “ma mangiano solo il sushi la?”.

Ovviamente la risposta è no, il sushi fa parte delle innumerevoli possibilità.  Una delle prime cose che noterete in Giappone è proprio l’incredibile ricchezza (e qualità) del cibo.

Curioso di testare questa varietà nel corso del nostro primo viaggio in Giappone ho scelto di cambiare piatto ogni giorno.

Fiero di questo, ecco un elenco delle cose che vi consiglio di mangiare in Giappone:

Una delle prime cose da provare assolutamente si chiama “Okonomiyaki”. E’ uno dei cibi giapponesi più popolari. E’ simile a un frittatone con dentro cose varie, la particolarità sta nel condimento e nel fatto che viene cucinato direttamente su una piastra calda chiamata “teppan” che vi trovate normalmente inglobata nel tavolo del ristorante; se il nome vi suona familiare sappiate che da questa prende il nome la “Teppan-yaki” cioè la cucina su griglia in senso generale. “Alla Teppanyaki” potete mangiarci pure il pesce e la carne.  L’Okonomiyaki esiste in centinaia di declinazioni sulla base dei gusti e delle zone geografiche, la versione di Hiroshima ad esempio utilizza molto cavolo cappuccio e ci mette pure delle fette di pancetta.

Photo by Daniel Hooper on Unsplash

Bonus: menzione d’obbligo al Takoyaki, street-food tipico della zona di Osaka. Sono fondamentalmente delle polpettine di polpo che vengono cucinate su grandi piastre sagomate per strada. E’ un’ottima idea per uno spuntino, vengono condite con una salsa densa e dolciastra chiamata Otafuku e ricoperte da katsuobushi una cosa che pare viva ma in realtà è tonno essiccato tagliato talmente fine che tende a muoversi.

Photo by Amy Suraya on Unsplash

Curry Giapponese: questo mi ha sorpreso, il curry è parte integrante della cultura culinaria giapponese, se volete approfondire qui trovate un articolo che ne parla. Noi abbiamo assaggiato la variante curry con Tonkatsu e Riso (tutto in un piatto) se non ricordo male si chiama katsu karē (oppure Katsu Curry). Ci sono ristoranti che offrono la pietanza in molti formati, noi abbiamo preso quello più piccolo ma avendo visto l’XL vi posso garantire che è una sfida degna di Man vs Food

Photo by Stefen Tan on Unsplash

Il vero cibo-salvezza per le persone che fanno fatica col gusto della cucina giapponese si chiama Tonkatsu che è volgarmente una cotoletta di maiale tagliata a listerelle. In questo caso la particolarità sta nell’incredibile qualità dell’impanatura e dalle salse con cui è servito. Viene accompagnato con zuppa di Miso e ovviamente la “salsa tonkatsu”, simile alla salsa Worcester.

Photo by Charles Deluvio on Unsplash

Ramen, questo lo conoscete dai, è ormai famoso anche nel nostro paese. Il Ramen è un brodo caldo (caldissimo) di miso o di soia guarnito con fettine di maiale, alghe secche, cipollotti e Kamaboko (tipo surimi).

Photo by Hari Panicker on Unsplash

In Giappone è molto popolare anche d’estate ma se volete stare più freschi durante il vostro viaggio potete provare i:

Soba freddi! chamati Zaru-soba. In questo caso  i tagliolini essiccati vengono prima bolliti e poi raffreddati sotto l’acqua fredda, vengono poi serviti con una scodella di men-tsuyu freddo nella quale immergerli prima di mangiarli. Spesso, dopo aver consumato la soba si beve il liquido rimasto nella scodella con l’aggiunta di acqua di cottura dei tagliolini.

Photo by Masaaki Komori on Unsplash

Mangiare in Giappone è un’esperienza, prendete questa lista come spunto ed esplorate, ogni cosa (come qui da noi) ha mille varianti e mille declinazioni sulla base della zona geografica.

Hai già letto il nostro articolo su come Organizzare un viaggio in Giappone? qui trovi un’indicazione sommaria dei costi dei pasti. Utile per farsi un’idea.

Come Organizzare un Viaggio in Giappone

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Come Organizzare un Viaggio in Giappone

Organizzare un viaggio in Giappone partendo da zero, prime cose a cui pensare:

Il Giappone più che una semplice meta è uno “status mentale” che che prima o poi va sperimentato.

Talmente remoto e lontano dalla nostra concezione che quando sta per arrivare il momento di tornare a casa, hai come una sgradevole sensazione di distacco, come se questa terra con le sue persone, i suoi gusti e i suoi colori ti avessero “adottato” per qualche giorno.

In questo post “preliminare” vi riporterò le problematiche con cui mi son scontrato nell’organizzare questo viaggio limitandomi a parlare esclusivamente dei luoghi che ho visitato: Area di Tokyo, Area di Kyoto, Koyasan e Hiroshima.

Prima volta in Giappone?

Se qualche motore di ricerca vi ha portato su questa pagina significa che il Giappone sarà la vostra prossima meta e che ci state andando per la prima volta.
Organizzare un viaggio in Giappone può sembrare complesso, in realtà basta qualche piccolo accorgimento e tanta pianificazione. Cerchiamo di metter in fila le principali tematiche dall’inizio.

Tra le migliaia di cose da sapere prima di continuare ci terrei per prima cosa ad evidenziare:

  • Cibo: dovrete essere flessibili, la salsa di soia è impiegata praticamente in ogni piatto il che da una connotazione estremamente dolce alla cucina. Questo direi che è imprescindibile.
  • Clima: Tutti (me compreso) continuano a porsi giustamente la domanda: “Quanto caldo fa in Giappone d’estate?“, cerco di sintetizzare ma di essere estremamente chiaro: Fa molto caldo, un caldo a cui non siamo abituati in quanto umidissimo. Sopportabile? a tratti si, a tratti no ma non è la death valley, non vi impedisce di muovervi.  Nel pianificare le vostre giornate considerate sempre di andare con estrema calma, l’unico vero effetto che può avere questo tipo di clima è quello di stancarvi in tempo zero. Sarete costantemente bagnati di sudore e nelle ore più calde il sole sarà molto potente, specie nelle città, portatevi un cappello.
  • Lingua: tasto dolente, non aspettatevi di fare grandi discorsi in inglese, il giapponese ha una fonetica totalmente diversa, (esempio, “McDonalds” un giapponese lo pronuncia più tipo: “MacoDoraldo”. Inoltre, vi sembrerà un po’ strano ma vi invito a non fermare la gente per strada per chiedere informazioni, la maggior parte delle volte potreste metterli totalmente a disagio o peggio farli sentire in obbligo nei vostri confronti. Assurdo ma è cosi. Potete invece dar retta alle tante (giuro) persone che vedendovi confusi si proporranno di aiutarvi, oppure chiedere alle persone in divisa, capitreno, ausiliari, polizia…

Se non l’hai già fatto ti consiglio di leggere anche il nostro articolo dedicato:

Le 5 Cose da NON fare durante un viaggio in Giappone

Cosa serve prima di partire:

In questo caso mi limiterò ad un semplice elenco puntato:

  • Passaporto in corso di validità. Al momento dell’ingresso nel Paese bisogna essere in possesso anche del biglietto aereo di ritorno (Fonte: Farnesina). Controlli molto stringenti, il visto non serve ma potete rimanere massimo 90 giorni.
  • Se pensate di noleggiare un’auto (cosa che col senno di poi vi sconsiglio) serve la patente internazionale (convenzione di Ginevra), la patente Italiana NON è valida anche se tradotta.
  • Assicurazione Sanitaria: non servono vaccini ma l’assicurazione sanitaria è necessaria. In Giappone non esiste la sanità pubblica (io ho fatto la Travel Care di Allianz).
  • Prenotare biglietti trasporti speciali (Japan Rail Pass o Regional Pass) – vedi paragrafo trasporti sotto
  • Un Pocket Wifi è fondamentale per navigare senza spendere una follia.
  • Alcune visite per luoghi particolari (ville imperiali o luoghi di culto) vanno prenotati con largo anticipo.

Dimensionare il viaggio

Il Giappone è abbastanza esteso (poco meno del doppio dell’Italia), suggerisco di riservare al viaggio almeno 2 settimane suddividendo i giorni come mostrato in mappa.

Per la prima volta vi consiglio il giro classico, nonostante sia per molti siti scontato e banale offre molti vantaggi (tra cui la comodità dei trasporti) e non vi priva della possibilità di fare vere e proprie esperienze (oggi molto ricercate dai viaggiatori).

Di “giri classici” ne trovate a centinaia, personalmente, se atterrate a Tokyo come credo il 90% di tutti quelli che vanno in giappone la prima volta, il consiglio è stare in città almeno 4/5 giorni per abituarsi, magari uno di questi giorni fate una gita a Yokohama, oppure Nikko, oppure andate a vedere il monte Fuji a Kawaguchiko.

Leggi anche: Monte Fuji: I 5 Migliori Punti Panoramici

Potete poi proseguire verso Kyoto dalla costa nord o dalla costa sud, al centro ci sono le montagne per questo ci si può solo girare attorno col treno.

La costa Nord vi permette di vedere normalmente Matsumoto e Kanazawa con una gita in giornata a Takayama e Shirakawa-go (PS: il treno tra Kanazawa e Kyoto non è uno Shinkansen).

La costa Sud vi permette di vedere il Fuji dal finestrino del treno ma onestamente Nagoya è una città evitabile per un primo viaggio.

A questo punto a Kyoto avete l’imbarazzo della scelta e i 5 giorni sono forse pochi, tra magnifici templi e luoghi di enorme importanza storica questa è l’antica capitale Giapponese scampata per miracolo alla seconda guerra mondiale.

Leggi anche: Cosa vedere a Kyoto

Aggiungete ovviamente l’immancabile gita in giornata a Nara, la città un tempo capitale spirituale del paese dove trovate il monumentale Todai-ji e un bellissimo parco pieno di cervi sacri liberi.

Oltre alle attività descritte una sera fate un giro alla splendida Osaka per vedere un altro giappone, personalmente una delle mie città preferite.

Ultima tappa è Hiroshima col parco della memoria e l’interessante museo a cui spesso viene affiancata l’isola di Mihajima col famoso santuario di Itsukushima e relativo Torii in mezzo al mare.

Una volta definito il tipo di viaggio e la durata possiamo pensare alla cosa più costosa del viaggio: il volo.

Scegliere il volo per un viaggio in Giappone

I due aeroporti principali sono il Narita di Tokyo e il Kansai di Osaka. Per arrivarci possiamo definire 3 livelli di viaggio:

  1. Diretto – Soluzione ottimale per permanenze brevi ma molto costoso.
  2. Un cambio in zona Europa – Soluzione solitamente economicamente bilanciata, prevede un volo di circa 2h + un volo di circa 12h.
  3. Un cambio in medio oriente/Russia/Singapore – Soluzione più economica ma il viaggio potrebbe durarvi anche 20h o più.

Cercate sempre di anticipare l’acquisto del biglietto, idealmente se dovete andare ad Agosto, cominciate a monitorare i costi a Gennaio.

Come Bilanciare il viaggio tra i punti di interesse

Per elencare le attività da fare e le cose da vedere troverete a breve su questo sito dei post dedicati suddivisi per zona.

I principali siti che ho utilizzato per selezionare le tappe del mio viaggio sono i seguenti:

Sulle guide troverete una serie sterminata di templi da visitare, il mio consiglio è quello di limitarli il più possibile in quanto dopo alcune visite vi sembreranno ripetitivi, soprattutto, una volta visto il monumentale Todai-ji di Nara o lo splendido e mai banale Fushimi-Inari di Kyoto, tutti gli altri perderanno gran parte del loro potere. Fate in modo di non vederli per primi.

Leggi Anche: Visitare il Fushimi Inari

Vi consiglio di intervallare la visita dei templi con qualcosa di più leggero, idealmente fate una giornata templi/santuari e una giornata altro.

Selezionare le sistemazioni

Una volta decise le destinazioni e i punti di interesse cominciate a pensare alle sistemazioni.

Riporto nell’elenco le sistemazioni prescelte nelle varie città, abbiamo scelto di fare metà vacanza in appartamento e metà in hotel per bilanciare i costi.

  • Trovare una sistemazione a Tokyo non è semplice, ha una dimensione paragonabile alla Lombardia e una popolazione pari a metà della popolazione italiana. Fate in modo di essere sulla circolare JR Yamanote, una stazione qualsiasi, se avete il JR Pass è compresa (non tutta la restante metro). E’ una città molto costosa, abbiamo soggiornato in una struttura della catena di apart-hotel mimaru.
  • Stessa cosa per Kyoto dove per un paio di giorni abbiamo soggiornato anche all’hotel Vischio by Granvia, di recente costruzione, tutto perfetto.
  • A Kobe abbiamo soggiornato nello storico e stellare hotel Oriental, personalmente lo reputo di gran classe (ha pure una pagina wikipedia).

In Giappone è molto importante trovare sistemazioni nei pressi delle principali stazioni perché gli spostamenti si fanno coi mezzi pubblici, ne parliamo meglio nel prossimo paragrafo.

Come ci si sposta?

Gran parte dei punti di interesse sono raggiungibili attraverso l’enorme e capillare rete ferroviaria giapponese, ad esclusione della zona di Kyoto che è da girare in Autobus.

Dovrete quindi considerare la mobilità pubblica come opzione primaria. Girare in auto in Giappone è lento, scomodo e poco piacevole. I limiti di velocità sulle costosissime autostrade sono ridicoli 80-100km/h, inoltre i parcheggi sono pochissimi e cari, l’idea molto nostrana di “ma si un posto dove buttar la macchina lo trovo” ve la dovete proprio scordare.

Il problema principale è che prendere i treni e gli autobus è un po’ complesso (almeno inizialmente). Bisogna sapersi orientare all’interno di stazioni veramente grandi con migliaia di persone che vanno qua e la. Google Maps purtroppo aiuta poco per quanto riguarda i mezzi (rimane impeccabile sulle mappe delle stazioni e sulle vie), magari ti mette il treno giusto da prendere ma gli orari e i binari non son quasi mai corretti, inoltre se avete un JR Pass molto spesso crea itinerari assurdi partendo dal presupposto che tutti i treni siano equivalenti; può capitrare che vi proponga tratte non coperte con JR Pass.

Alla fine mi son un po’ arrangiato “alla vecchia”, le mappe che trovate nelle stazioni sono solitamente molto chiare e bilingue, incrociando un po’ i dati con varie ricerche arriverete a destinazione. Non preoccupatevi troppo di questo aspetto, serve solo un po’ di pazienza in più.

Leggendo online ho trovato molti suggerimenti di app che si possono utilizzare, ho provato solo il sito internet Hyperdia e mi è sembrato valido, ci sarebbe poi l’applicazione perfetta, ma è solo in giapponese.

Ultima cosa, vi invito a non strafare con gli spostamenti in un singolo giorno, il Giappone è famosissimo per la proverbiale ed efficientissima rete di trasporti ma alla lunga districarsi costantemente tra stazioni grandi quanto una modesta città italiana diventa faticoso e snervante.

JR Pass si, JR Pass No

Veniamo quindi alla spinosa questione del JR Pass, il pass che ti permette di girare illimitatamente per 7,14 o 21 giorni sulle linee JR.

Inutile girarci tanto attorno, è molto costoso. Senza entrare troppo nel merito delle spese vi posso dire che la rete ferroviaria è tanto fantastica e precisa quanto cara sulle lunghe distanze. I conti tuttavia sono abbastanza semplici, uno Shinkansen da Tokyo a Kyoto costa in media più di 100€, stessa cosa per lo Shinkansen che va da Kyoto a Hiroshima. Atterrando e ripartendo da Tokyo e facendo anche solo queste 4 tratte vi ripagano gran parte del JR Pass che comunque copre una serie sterminata di tratte (praticamente quasi tutte tranne i Bus di Kyoto e la metro di Tokyo – potete in ogni caso usare la JR Yamanote Line -). Direi che se ipotizzate un viaggio da Tokyo a Hiroshima, conviene assolutamente averlo.

Se atterrate al Narita nel JR Pass è incluso anche il treno Narita Express che vi porta a Tokyo Station e costerebbe circa 30€ senza il pass. Attenzione: il posto su questo treno è SEMPRE da prenotare, andate prima negli appositi sportelli JR.

Per acquistare il JR pass muovetevi con anticipo, deve essere acquistato PRIMA di arrivare in Giappone, ci sono vari siti/agenzie che lo rivendono, noi siam assati per quello JR https://japanrailpass.net/en/

Ok, andiamo!  quanto mi costa?

Organizzare un viaggio in Giappone di base non è esattamente low-cost, anche se ci sono molti trucchetti per limitare le spese.

Se condividete il nostro approccio al viaggio dovreste tranquillamente riuscire a fare 2 settimane con meno di 3000€ a testa senza farvi mancare nulla.

La spesa che può portar fuori se non agite per tempo è quella del volo che può arrivare anche oltre i 1000€ a testa.

L’altra spesa importante per noi è stata nelle sistemazioni ma in questo caso se volete risparmiare il budget di 70€ a testa a notte lo potete anche abbassare di molto (non a Tokyo).

In questo caso dipende unicamente dal livello di confort che volete tenere quando viaggiate. Il mio consiglio è quello di riservare almeno 200€ per una camera almeno una notte in un ryokan serio o meglio ancora in un tempio a Koyasan. Non serve soggiornare per una settimana in una struttura del genere per entrare nella magia del luogo, normalmente questi posti offrono una cena tipica e la colazione giapponese inclusa. Esperienza da provare.

Considerate poi circa 100-150€ di assicurazione e mettete un budget di 20€ a testa al giorno per il cibo, è veramente difficile spendere di più se vi accontentate dei posticini che offrono cibo locale. Vi riporto alcuni esempi:

  • Okonomiyaki tipicamente non superano i 10€ a testa, con 15-20€ a testa fate un all-you-can-eat.
  • Tonkatsu (cotoletta solitamente accompagnata con cavolo cappuccio) anche qui siamo introno ai 10€
  • Noodles freddi e Bowl di riso condito 8€
  • Ramen: 8-10€
  • Sushi: Rispetto ai prezzi italiani è più economico. Se vi accontentate di un kaiten-sushi normalmente restate nei 10-12€ a testa, Salendo di qualità pagate in base al piatto, normalmente dai 3€ ai 6€ a piattino per una qualità discretamente alta.

Hai già letto il nostro articolo sui 5 Piatti da Gustare in Giappone?

In ogni caso il consiglio è quello di andare nei ristorantini piccoli che fanno un cibo specifico, decidete prima cosa mangiare e poi cercate strutture che offrono quella pietanza vicino a voi.

In questo primo post ho racconto alcune prime osservazioni generali che possono esservi utili come spunto se state pianificando un viaggio in Giappone.

Nei prossimi giorni troverete post dedicati alle singole zone con alcuni consigli più specifici.

Se avete domande, osservazioni o critiche scrivetemi pure nei commenti qui sotto!

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5 cose da NON fare in Giappone

Io lo so che in giro trovate tanti articoli che vi dicono “cosa fare” in un viaggio eppure, in alcuni luoghi del mondo, sapere cosa NON fare è altrettanto importante.

Il Giappone è uno di questi e le particolarità non riguardano solo le usanze e le abitudini ma anche i comportamenti interpersonali. Alcuni atteggiamenti apparentemente innocui o banali potrebbero farvi fare brutta figura durante il vostro fantastico prossimo viaggio nella terra del sole levante

E noi non vogliamo farvi fare brutte figure! noi vi vogliamo belli e tranquilli.

Photo by Masaaki Komori on Unsplash

Vi Vado quindi ad elencare le 5 cose da NON fare durante un viaggio in Giappone.

  • Partiamo dalle cose semplici, in Giappone DOVETE mettervi in coda per aspettare i mezzi pubblici. Lo scrivo appositamente in maiuscolo per darvi la misura della sua importanza. Dovrete inoltre seguire un percorso ben preciso indicato da linee a terra e vi invito veramente a NON saltare le file o fare i furbi e buttarvi alla porta del mezzo appena arriva.  In  poco tempo sarete talmente abituati a questa perfezione che il ritorno alla nostra normalità vi demolirà l’anima. In Giappone “fare la fila per” equivale a un rigido e ordinato serpentone di persone.
  • Vi sembrerà un po’ strano ma vi invito a non fermare la gente per strada per chiedere informazioni, la maggior parte delle volte potreste metterli totalmente a disagio o peggio farli sentire in obbligo nei vostri confronti. Assurdo ma è cosi. Potete invece dar retta alle tante (giuro) persone che vedendovi confusi si proporranno di aiutarvi, oppure chiedere alle persone in divisa, capitreno, ausiliari, polizia, ecc. Altra cosa, non toccate troppo le persone che non conoscete bene, ad esempio evitate abbracci, baci o strette di mano, la cosa più carina che potete fare è inchinare leggermente la parte superiore del corpo in segno di rispetto.
  • Non lasciate la vostra spazzatura in giro: la verità è che troverete pochissimi cestini in Giappone, dal mio punto di vista la cosa serve per assurdo per tenere puliti i luoghi. Mi è capitato più volte di dovermi portare la spazzatura nello zaino fino all’appartamento. Ebbene si, nessuno si permette di lasciare le cose in giro, piuttosto se le porta a casa. Discorso simile per le sigarette, il fumo è pesantemente disincentivato, NON potete fumare per strada ma solo negli appositi box disposti per le città.
  • Rispetto: In Giappone il rispetto per le persone è a livelli maniacali, dato che sarete ospiti, cercate di esser voi per primi ultra rispettosi. Questo aspetto viene ampiamente sottovalutato (lo noterete in prima persona) e non mi metterò certo qui a farvi la morale, bastano le regole basilari di buona educazione che andrebbero applicate pure qui: salutate e ringraziate sempre, non urlate e non parlate al telefono sui mezzi pubblici
  • I templi e i santuari non sono solo dei luoghi dove scattare belle foto, quando entrate fate quel che è richiesto ma soprattutto rispettate il luogo e le persone che pregano (non si devono mai fotografare).

Stai organizzando un viaggio in Giappone? Qui trovi tutti i nostri consigli a riguardo

Come Organizzare un Viaggio in Giappone

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