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Tour Degustazione tra Porto e la Valle del Douro

Partiamo subito col dire che il Porto non si produce a Porto ma sulle scoscese pendici della valle del Douro, nel nord del paese. La valle, oltre che offrire panorami fantastici come quello che vedete qui sotto, è la casa di almeno 80 diversi vitigni autoctoni. Una incredibile varietà.

Photo by Eduardo Lages on Unsplash

Nella Valle del Douro quindi non si produce solo vino Porto, i vitigni impiegati per la produzione degli altri vini rossi e bianchi sono gli stessi utilizzati per il Porto ma subiscono trattamenti e disciplinari diversi.

I vitigni che vengono utilizzati nella produzione del Porto rosso che vi ricordo non essere un vino “da pasto” ma tendenzialmente un vino liquoroso da abbinare coi dolci o formaggi, sono quelli della Ribera do Douro; tra i principali la Touriga Nacional e la Tinta Barroca oltre al Touriga Franca e Tempranillo (le uve più estese della nazione). Per il Porto Bianco, meno pregiato, possiamo citare il Moscatel e la Malvasia,

Il tour Consigliato

Il nostro consiglio è riservare a questo tour almeno quattro giorni, si atterra nell’ottimo aeroporto internazionale di Porto (Francisco sà Carneiro) e dopo aver trascorso una giornata nella magnifica città potete noleggiare l’auto verso Pinhao, cuore della regione vinicola della valle del Douro.

La strada più lunga che percorre tutto il corso del fiume è catalogata tra le strade panoramiche migliori del mondo. Il nostro consiglio è quello di seguire l’autostrada A4 ed entrare poi nella valle all’altezza del paese di Peso da Regua.

Il percorso totale è di circa 2 ore; A Peso da Regua potreste fare una devizione allo splendido Santuário de Nossa Senhora dos Remédios a Lamego.

Unico neo della visita in macchina deriva dalle strade stesse, spesso molto ripide, strette e piene di curve, se non ve la sentite, è possibile visitare la valle anche attraverso un treno panoramico molto economico (qui orari e fermate del 2021) che ferma in tutti i paesi fino al capolinea Pochino. La parte finale del tragitto tra Pinhao e Pochino è un viaggio fuori dal tempo tra panorami magnifici.

Arrivati nella zona di Pinhao troverete una serie infinita di “Quinta” cioè aziende agricole che producono il vino. Vi invito a cercare e prenotare le degustazioni con giusto anticipo. L’idea potrebbe essere quella di dormire in una di queste sfruttando l’incredibile binomio ottimo vino-ottimo cibo. Vi lascio alcuni nomi se volete approfondire: Quinta de La Rosa, Quinta Da Veiga, Quinta do Bomfim, Quinta da Roêda.

**Da Pinhao partono anche numerose crociere sul fiume.

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Hellissandur: una capitale islandese

Welcome to the Street Art Capital of Iceland” questa è la prima scritta che noterete dipinta su un piccolo muro passando per Hellissandur, una minuscola cittadina ai piedi dell’impressionante Snæfellsjökull sull’iconica penisola islandese.

Hellissandur street art

Helissandur non è esattamente la capitale che ti aspetti, è un paesino abbastanza isolato e fuori dal mondo che, citando wikipedia conta poco più di 400 abitanti.

Sapere che ospita la più alta struttura (ebbene si) dell’europa occidentale: un’antenna di 412 metri, accontenterà i moltissimi appassionati di statistiche e telecomunicazioni che ci leggono.

Per tutti gli altri invece, Helissandur, oltre che essere una delle principali basi per scoprire la magnifica area dello Snæfellsjökull, è pure molto attiva dal punto di vista artistico.

Hellissandur street art

In tema Street Art, partiamo dal the Freezer, un ex stabilimento di lavorazione ittica riconvertito in un ostello e centro culturale. Questo luogo promuove moltissime attività sociali, teatrali e musicali.

L’idea originale del fondatore del the Freezer di trasformare la piccolissima cittadina in una tela a cielo aperto nasce nel 2018. Oggi Hellissandur conta più di 30 opere di artisti internazionali rendendolo di fatto il centro col maggior numero di murales della nazione. La capitale.

Il paesino si gira in poco tempo a piedi, vedete sotto la mappa per farvi un’idea. La vera bellezza qui sta nello scoprire la sua storia nei volti sorridenti dei proprietari dell’affascinante localino all’ingresso del paese (Gilbakki Kaffihús).

Viva Hellissandur!

Hai già letto il nostro articolo su come organizzare un viaggio in Islanda in Estate?

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